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  • Immagine del redattoreLe Due Frida

Mi specchio nella tempesta

di Anna Grespan




Il cielo si mostra in tutta la sua forza tempestosa, eppure io ti tengo per mano e mi sento al sicuro. La minaccia del temporale è alle nostre spalle, ci appare inevitabile. Sedute una accanto all'altra, immaginiamo un futuro che vada oltre la paura incombente.

Anche se le ferite affiorano sulla pelle e bruciano, riesco a sentire un sottile e fragile legame che ci unisce. Se siamo in due a sanguinare, mi sembra meno doloroso.

A volte credo di conoscere ogni angolo di te, anche quello più nascosto, perché rivedo i miei capelli nei tuoi e ogni nostro lineamento combacia perfettamente. Il tuo viso, che si confonde così bene col mio, mi ricorda quanto le tue insicurezze e insoddisfazioni siano delle forbici che anch'io uso spesso.

Altre volte, non riconosco nessuno dei tuoi colori. Sei avvolta in un pallore così candido e luminoso da impedirmi di decifrare quello che provi. Questo vestito bianco bianco inghiottisce ogni tua sfumatura. Diventi lontana e impalpabile, senza forma, liquida e indefinibile. Per quanto ancora io vacilli tra le onde del mio mare, cerco di dipingere la tua pallida tela con nervose pennellate di verde, blu e giallo. Tu, fidandoti dei miei tratti densi e vivi, permetti a dei minuscoli fiorellini di animare il tuo bianco spaesamento.

Nello sguardo fiero, che guarda dritto davanti a sé, nel buio degli occhi, la decisione di attraversare la tempesta insieme.


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