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  • Immagine del redattoreLe Due Frida

Conversazione tra capolavori al tempo del Covid-19

di Anna Grespan




Il tavolino del salotto è ricoperto di avanzi di cibo, bottiglie, fogli di giornali, calzini usati e alcuni libri aperti e dalle pagine spiegazzate. Le tre donne si trovano ancora lì sul divano. Sguardi persi e disillusi. Tuttavia, la loro bellezza non è svanita. La bellezza di chi è stato ammirato da miliardi di occhi affascinati dal mistero celato dietro quei volti. La bellezza profonda e mai scontata dell'arte. Quella stessa bellezza ora soffre.

Frida, sorseggiando la sua birra, esclama – Ma come ci siamo finite qui? Che cazzo succede?

Perla affonda la mano nella ciotola dei popcorn e dice – La pandemia, Frida, quante volte dobbiamo ripetertelo?

Monnalisa, alzando lo sguardo al cielo, si volta verso Frida e dice – Hai presente quello strano virus chiamato covid-19 che sta uccidendo un sacco di persone?!

- Certo che ho presente! Sono stronza, ma non rincoglionita ancora! Il punto è che non ha senso tenere la gente lontana da musei, cinema e biblioteche e lasciare che centri commerciali, ristoranti e bar siano affollati!

Perla continua a mangiare popcorn, mentre Monnalisa tenta di far ragionare quella pazza di Frida - Non fare la difficile! Queste sono le regole e noi attenderemo pazientemente di poter tornare nei luoghi ai quali apparteniamo, non è vero, Perla?

- Mmm...cffff...ccccfffff...scusate mi stavo soffocando con un popcorn. Comunque si, Monna ha ragione! Prima o poi torneremo ad essere osservate dal nostro pubblico, non temere!

Frida non lascia nemmeno che Perla finisca di parlare e sbatte la bottiglia sul tavolino. I giornali svolazzano via e cadono per terra. - Basta, sono stufa di stare bloccata qui senza far nulla! Nessuno mi ha mai messo in gabbia in vita, nemmeno Diego! Figuratevi se mi faccio fermare da un virus, questo essere infinitamente piccolo che i miei occhi non riescono nemmeno a vedere. Ho sopportato dolori inimmaginabili. Eppure, non riesco a sopportare l'idea che l'arte e la cultura vengano messe in secondo piano, svalutate, relegate alla degradante definizione di “beni non essenziali”. Fanculo! Non lo accetto. Fanculo chi sta mettendo a rischio il mondo della cultura in favore di stupide logiche di mercato! Fanculo voi due che non lottate per ciò che rappresentate! Se questo mondo fosse stato più attento in passato agli avvertimenti di scrittori, artisti ed intellettuali lungimiranti, non saremmo di certo in questa situazione. Proprio l'ignoranza e la sete di progresso incondizionato ci hanno portato al punto dove ci troviamo ora. La nostra bellezza potrebbe ispirare molte persone, potrebbe spingerle a studiare, a conoscere, ad uscire dalle convenzioni in cui una società bigotta e limitata ci ha rinchiusi. Invece di permettere questo, di offrire una via alternativa al progresso irreffrenabile, eccoci qui in un salotto sporco e disordinato a bere birra e mangiare popcorn. Questo mondo malato ci vuole imbruttiti, ignoranti e passivi, ma io non lo accetto e mai lo accetterò!


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